18 febbraio 2010.
E’ una di quelle cose che tutti sanno, di cui si parla spesso ma contro cui non si fa mai niente di concreto. Eppure è una realtà che avvelena quotidianamente la vita del paese, come dimostra la vicenda della Protezione Civile di cui ho già parlato nei miei post: l’Italia è un paese sempre più corrotto. I dati pubblicati pochi giorni fa dalla Corte dei Conti sono spaventosi: nel 2009 le denunce per corruzione sono aumentate del 229% rispetto al 2008, mentre quelle per concussione (l’altra faccia della medaglia) del 153%. La cosa più grave, come ha lucidamente dichiarato il presidente della Corte, è che ormai la corruzione è “un fenomeno di costume, una patologia grave per la quale il Codice penale non basta più”. Quando il malcostume è così dilagante infatti, le leggi non servono a molto: anche quando ci sono, non è possibile farle rispettare perché spesso il controllore è compiacente con il controllato. In base alle statistiche, è la Pubblica Amministrazione a soffrire di più: il trasparentissimo ministro Brunetta, invece di insultare quotidianamente gli impiegati pubblici, dovrebbe preoccuparsi di dotare la PA degli anticorpi necessari per difendersi dalla corruzione, a cominciare da una revisione della procedura che regola i giudizi contabili. I dati confermano poi un’altra necessità immediata: bisogna uscire dalla dittatura dell’emergenza. Finché è in vigore il “regime dell’ordinanza”, tutto è concesso, i controlli della Corte dei Conti vengono meno e la corruzione trova un terreno fertile: le inchieste e le intercettazioni sulla Protezione Civile stanno lì a dimostrarlo. Chiudo citando un altro dato da non sottovalutare: sorprendentemente, la Toscana risulta essere in testa alla classifica delle regioni in cui la Corte ha emesso il maggior numero di citazioni in giudizio per danno erariale. Strano, viene da pensare in prima battuta: proprio la Toscana tra le regioni più corrotte d’Italia? Ecco prontamente svelato il mistero: la procura di Firenze sta indagando sugli appalti del G8 dove, come è facile immaginare, le irregolarità non mancano!
Detto ciò, rimane un problema grande come una casa: la politica che fà? Di questo parleremo nei prossimi giorni.