18 luglio 2012.
È semplicemente ridicolo pensare che accorpando, o peggio cancellando le festività, si aumenti la produttività e si possa così risolvere la crisi e favorire la ripresa economica. Ma ormai è acclarato: il sottosegretario Polillo è l'addetto a...provarci. La butta lì e poi si vede, come con le sue dichiarazioni sulla settimana di ferie che avrebbe voluto togliere agli italiani. Altro tratto distintivo delle sue "uscite" è poi quello di riproporre idee già avanzate e miseramente naufragate dal governo Berlusconi. L'ultima boutade si riferisce, infatti, alla cancellazione delle festività, 25 aprile e 1° maggio in primis, due feste civili importantissime che uniscono il Paese e costituiscono le radici stesse della nostra democrazia.