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Il Senato approva la riforma forense, una legge corporativa e classista
Ieri il Senato ha approvato la riforma forense, un disegno di legge che al di là di delle dichiarazioni del Governo non ammoderna la professione e non prevede nemmeno misure volte a ridurre l'eccessivo numero di avvocati. Si tratta invece di un pessimo provvedimento che va contro i principi sostenuti dal Partito Democratico per un'avvocatura libera, aperta, competente e moderna. La riforma voluta dal centrodestra contraddice tutti questi principi, e soprattutto si accanisce contro i giovani e i soggetti più deboli nell'accesso alla professione. Ad esempio, limitando la libera concorrenza attraverso la reintroduzione delle tariffe minime, si costituisce una barriera insormontabile per i giovani professionisti, che proprio grazie all’assenza delle tariffe potevano conservare ...
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